12 puntate di anime. 2 volumi del manga. 6 light novel.
Questo è stato il loop in cui sono finita nel momento in cui ho schiacciato il tasto “A” della mia Nintendo Switch grazie alla quale posso guardare Chruncyroll dall tv del salotto comodamente seduta sul divano. In quel momento non potevo saperlo. Cercavo un anime carino e breve da guardare nel week-end e 7th time loop rispondeva ai requisiti. Era uno dei titoli che avevo intenzione di recuperare quest’anno di cui avevo sentito parlar bene da mia sorella.
La visione (durata poco più di una giornata) mi ha completamente folgorata. Non avendo a disposizione una seconda stagione, ho cercato notizie sulla fonte originaria della narrazione. Sono così venuta in possesso dei due volumi editi da Magic Press e delle sei light novel che sono diventate oggetto delle mie letture nelle settimane successive.
Quando parlavo di loop, non scherzavo. Mi sono completamente immersa nel mondo di Touko Amekawa. In attesa dell’uscita del settimo volume, cerco di tornare alla vita di tutti i giorni non prima, però, di aver buttato giù un po’ di riflessioni sull’opera da condividere con voi.
La trama
Durante una festa, il principe ereditario di un piccolo paese rompe il suo fidanzamento con Rishe, sua promessa sposa da quando erano bambini. La ragazza non sembra né sorpresa, né disperata come ci si aspetterebbe. D’altra parte, è ormai la settima volta che rivive quella stessa scena e sa benissimo che da quel momento in poi sarà finalmente libera di vivere la vita che desidera. L’ha fatto già sei volte, scegliendo sempre carriere diverse e assecondando così la sua infinita curiosità sul mondo. Sfortunatamente, ogni loop vissuto si interrompe dopo 5 anni dalla rottura del fidanzamento.
In questa nuova vita, Rishe decide di usare un’uscita mai provata precedentemente. Mentre sta pensando quale tipo di carriera avviare, si scontra con il principe Arnold Hein, l’erede del potente impero di Galkhein. Rishe lo conosce bene: si tratta dell’uomo che nel giro di qualche anno scatenerà una sanguinosa guerra contro i paesi vicini, guerra che in ogni loop è stata responsabile delle morti di Rishe. Nella vita appena conclusa, la ragazza è stata uccisa proprio da Arnold durante un combattimento.
Arnold viene subito colpito da Rishe tanto da chiederla in sposa. Inizialmente, la ragazza è titubante ma poi pensa che avvicinarsi al principe sia l’unico modo per capire che cosa lo porta a uccidere il padre e a dichiarare guerra al mondo intero. Inoltre, questo fidanzamento le permetterà di realizzare un sogno che si porta dietro dalla sua prima vita: vedere tutti i paesi del mondo.
Da nemici a promessi sposi…
Una volta al fianco di Arnold, Rishe scopre che il futuro marito fa di tutto per vivere all’altezza della sua fama di uomo freddo e crudele, ma non lo è affatto. Anzi, la ragazza si rende conto che l’indole del principe è essenzialmente gentile e che la sua grande intelligenza lo porta ad agire più verso il bene che non verso il male.
Mentre il legame tra i due promessi sposi cresce sempre di più, Rishe cerca di cambiare gli eventi per sventare lo scoppio del conflitto. Per farlo, si serve sia delle esperienze e conoscenze acquisite che delle persone conosciute durante le vite precedenti incontrate di nuovo in questo loop.
Riflessioni sulla storia
Se Rishe riuscirà nel suo intento, resta ancora un mistero. Pur leggendo i romanzi (i più completi dal punto di vista della trama), è chiaro che la vicenda è ancora alle battute iniziali e che tanto ancora deve succedere e deve essere rivelato. Di conseguenza, ho più domande che non riflessioni da fare (e a cui vorrei davvero tanto una risposta!). Nonostante questo, condivido qualche considerazione anche per dare un po’ di soddisfazione al loop in cui sono finita.
L’eroina della storia
Non mi aspettavo di trovare una protagonista così. Lo ammetto, ero partita prevenuta basandomi sul genere dell’anime e anche sulla fisicità che hanno assegnato a Rishe (i capelli rosa e il seno molto più pronunciato rispetto ai disegni del manga e dei romanzi). Immaginavo una donna molto più dipendente dal legame affettivo, un po’ simile a Myo di Il mio matrimonio felice. Invece, sorpresa! L’eroina animata davanti ai miei occhi era una ragazza determinata a vivere dando valore alle proprie scelte.
Rishe si è liberata del proprio ruolo di “fidanzata” già all’inizio della narrazione. Scopriamo che per ricoprire quella parte era stata costretta a sacrificare interessi, passioni e desideri personali al punto tale da considerare le prediche genitoriali (“La vera felicità di una donna è sposare un uomo riconosciuto da tutti e dargli dei figli”) una maledizione. Una volta esiliata, dopo un primo momento di sconforto, Rishe capisce di avere un’opportunità: scegliere chi essere e cosa fare, indipendentemente dal genere d’appartenenza o dalla classe sociale di nascita. A quel punto, Rishe si apre al mondo: ogni sua nuova vita è un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo, per sperimentare più situazioni possibili e imparare da queste.
Ed è così che Rishe costruisce il mantra che l’accompagna in ciascuna delle sue esistenze:
Sono io e solo io a decidere ciò che conta nella mia vita.
Rishe è una donna libera che decide di non lasciarsi mai più incatenare dalle convinzioni delle persone che la circondano. Questo le permette di morire ogni volta senza alcun rimpianto.
Una storia d’amore costruita sulla libertà
Nel corso del suo settimo loop finirà per innamorarsi per la prima volta nella sua (lunga) vita.
Nella relazione tra Arnold e Rishe ci sono diversi aspetti che si trovano in tante altre storie romantiche: abbiamo la protagonista femminile che cerca di salvare il proprio partner da se stesso donandogli l’amore che non ha mai conosciuto nell’età infantile. Eppure, Amekawa ci tiene a costruire il rapporto tra i due su un valore esplicitamente dichiarato: la libertà degli individui che lo compongono. Questo è sicuramente l’aspetto più interessante di tutta la loro storia d’amore. Vale qui il discorso che facevo per Romantic killer: servono trame in grado di promuovere aspetti più funzionali e sani dei legami. E questo 7th time loop lo fa bene pur presentando tantissime scene squisitamente extra-romantiche.
È fuori discussione che buona parte della narrazione (in qualsiasi forma) ruoti intorno alle scene tra i due. Anzi, ho notato che man a mano che il sentimento tra Rishe e Arnold cresce, la ragazza agisce sempre meno in autonomia. Nei primi volumi (e nella prima stagione dell’anime), è lei da sola a ingegnarsi e a progettare piani d’azione per spingere Arnold ad agire diversamente. Negli ultimi, invece, Rishe coinvolge il principe nei suoi progetti, si appoggia alla sua forza e cerca di guadagnarsi la fiducia del ragazzo per portarlo a fare altrettanto. Questo non a scapito della sua indipendenza o dei suoi valori. L’amore di Rishe per Arnold non le impedisce di continuare a “ostacolare” i progetti di guerra del futuro marito, anzi la rende più risoluta nel tentare di fermarli. Il sentimento amoroso dovrebbe essere proprio questo: una forza in aggiunta, non in sottrazione.
Poter vivere e rivivere la propria vita
I loop temporali sono sicuramente la parte più intrigante di 7th time loop. Non sappiamo ancora che cosa li generi. Personalmente, credo che abbia a che fare proprio con la storia d’amore tra i protagonisti, ma potrei essere facilmente smentita prossimamente, anche perché nel sesto romanzo compare un personaggio misterioso che Rishe sospetti sia simile a lei.
L’idea di avere a disposizione più vite e di dedicare ciascuna di esse a una carriera o a un’esperienza è veramente intrigante. È un gioco che nella vita può capitare di fare tra amici/che. Da persona che ama provare cose diverse e che passa tantissimo tempo a contemplare l’universo dei what if non ho potuto fare a meno di amare l’impianto della storia di Rishe. Impianto che ci mostra quanto l’esperienza sia fondamentale nelle scelte e nelle azioni che compiamo giorno dopo giorno.
Rishe può avere molti pregi, ma sono tutti coltivati, non innati. La curiosità, lo studio e l’impegno sono ciò che porta i suoi talenti a sbocciare. Le ci son volute ben 6 vite per raggiungere un simile livello, a riprova che tutto ciò che viviamo dovrebbe essere preso da noi come un’opportunità per imparare qualcosa di più sul mondo e su di noi.
Personaggi secondari
Intorno alla storia d’amore tra Arnold e Rishe si muovono le storie di tutti gli altri personaggi che li circondano: Michel Hevin, la principessa Harriet, la piccola Millia, il cacciatore Raul, il principe Dietrich sono solo alcuni della lunga lista che potrei tracciare qui. Ognuno di loro porta con sé un tema che di volta in volta viene affrontato nel corso del romanzo. Si va da ciò che dà valore ai legami affettivi al peso dato dai doveri di nascita, dall’insicurezza personale alla difficoltà nel comprendere le proprie emozioni dopo una vita passata a nasconderle. Una simile varietà contribuisce a rendere la storia dinamica e anche istruttiva, per certi versi.
Una storia, tre medium
C’è chi mi potrebbe considerare esagerata poiché ho letteralmente divorato questa storia in qualsiasi formato l’abbia trovata. Che bisogno c’è di leggere e vedere un racconto di cui conosci già le dinamiche? Al di là del mio amore per i rewatch, devo ammettere di aver trovato stimolante la possibilità di confrontare i diversi adattamenti della relazione tra Rishe e Arnold. È interessante vedere di volta in volta come i vari linguaggi usati nel mondo dell’arte e della comunicazione possono essere usati per veicolare la stessa narrazione. Devo dire che ciascun medium di 7th time loop fa il suo dovere: i romanzi sono coinvolgenti, il manga è visivamente coinvolgente e l’anime è d’intrattenimento.
Personalmente, credo che il manga sia il migliore dei tre, però è un’opinione spassionata e puramente soggettiva.
Romanzi
Ho letto i romanzi in inglese, lingua che capisco abbastanza bene ma che non pratico quotidianamente (soprattutto da quando guardo anime!). Di conseguenza, l’idea che mi sono fatta dello stile dell’autrice è sicuramente parziale. L’impressione è che la prosa sia piuttosto semplice e costruita per intrattenere un pubblico più eterogeneo possibile. Non ci sono grandi manierismi nell’uso del linguaggio. In compenso, la costruzione della trama è piuttosto sapiente. Non sono pochi i cliff hanger disseminati alla fine dei capitoli che ancora non hanno visto una risoluzione (che cosa ha detto Arnold a Rishe prima che lei morisse alla fine del suo sesto loop? Qual è il desiderio di Arnold che vuole realizzare grazie a/attraverso Rishe?). Il meccanismo funziona bene, tanto che in pochissimi giorni si può finire l’intera saga, come è successo a me.
È interessante la scelta di dedicare ciascun volume a un personaggio che ha fatto parte delle vite di Rishe. Mi domando cosa s’inventerà l’autrice per il settimo volume visto che, in teoria, abbiamo coperto già tutte le esistenze della protagonista. La costruzione del legame tra i protagonisti è graduale e ben fatta.
Quindi, si tratta sì di un prodotto d’intrattenimento, ma non per questo da sottovalutare.
Manga
Nel 2021, la Overlap ha avviato la produzione per l’adattamento della storia di 7th time loop in un manga. I disegni sono stati affidati a Hinoki Kino che, pur riprendendo i character design di Wan Hachipisu (disegnatrice dei romanzi), dà il proprio tocco personale agli stessi. Lei ha disegnato anche il manga NO.6, quasi sconosciuto ma veramente molto molto bello.
Quella che potrebbe sembrare un’operazione puramente commerciale è, in realtà, un prodotto ben concepito. Il modo di costruire le tavole di Kino è veramente interessante. Le inquadrature sono d’impatto e rendono molto bene l’atmosfera e il senso della storia. Basta guardare già la prima tavola per rendersene conto:

La tavola iniziale è composta da una sola immagine, cosa piuttosto insolita nei fumetti. Questo già da sé provoca un impatto non indifferente nel lettore o nella lettrice. Inoltre, la prospettiva centralizzata e la figura principale di spalle hanno un duplice effetto: da una parte si ha la curiosità di girare pagina per vedere la protagonista, dall’altra si ha come l’impressione di essere “risucchiati” in un vortice, il loop di cui il titolo ci dà conto.
Dire che la disegnatrice predilige la gabbia libera è riduttivo: molte sono le figure in sovraimpressione che fanno da raccordo tra due o più vignette. Ciò rende le immagini molto dinamiche senza far perdere loro di chiarezza. Sono molto belli anche i disegni in cui i vari loop temporali vissuti da Rishe si affacciano nel presente.
Le scene più umoristiche presenti nel romanzo sono enfatizzate nel manga grazie all’uso dei disegni chibi, delle onomatopee e delle didascalie/commento che si sommano alle battute dei personaggi. Di conseguenza, nel manga si recupera una dimensione più leggera: quello che nell’anime o nei romanzi suscitava solo un sorriso, nel manga fa proprio ridere.
Anime
La produzione dell’anime è stata avviata nel 2023 dallo Studio Kai. I 12 episodi della prima stagione sono andati in onda da gennaio a marzo 2024 e, ad oggi, ancora non si hanno notizie sulla possibile realizzazione di una seconda stagione. Le puntate coprono solo i primi due volumi dei romanzi, un arco narrativo minimo rispetto allo sviluppo della storia, e possono davvero essere considerate una semplice introduzione all’opera. Parlando con un mio amico – nerd da molti più anni di me che attualmente vive in Giappone – ho scoperto che spesso le versioni anime delle light novel servono a spingere le vendite dei libri più che a serializzare la storia. La mancanza di una seconda stagione, quindi, potrebbe essere dovuta proprio a questo motivo e potremmo attendere invano per anni.
Onestamente, un po’ mi dispiace perché il lavoro d’animazione fatto su 7th time loop non è affatto male. La prima sequenza dell’anime – originale rispetto ai prodotti cartacei – lo dimostra chiaramente. La scelta di partire dal momento della sesta morte di Rishe ci mette immediatamente di fronte ai due protagonisti della storia e al loro rapporto di amore e morte. Le inquadrature iniziali che seguono Arnold mentre entra nel castello senza mostrarlo mai in volto e accompagnato solo dai rumori della pioggia e del campo di battaglia hanno un forte impatto sullo/a spettatore/spettatrice e sono la cornice perfetta per introdurre il personaggio maschile. Personalmente adoro il momento in cui, durante il duello tra il cavaliere Rishe e il principe, la spada della ragazza si spezza e cadendo mostra il riflesso dell’una e dell’altro. Sono tutti espedienti visivi che servono a tratteggiare il legame fatale che unisce i due futuri promessi sposi. E sono belli.
Mentre leggevo i vari romanzi, mi è capitato spesso di desiderare di vedere animate quelle scene. Perché si sa che per quanto l’immaginazione possa essere appagante, la realtà può essere ancora più appagante. Purtroppo, in questo caso, ci resta poco da fare se non incrociare le dita e sperare.
Scheda tecnica
Titolo originale: | Loop 7-kaime no Akuyaku Reijō wa, Moto Tekikoku de Jiyū Kimamana Hanayome Seikatsu o Mankitsu Suru |
Studio di animazione: | Studio Kai |
Anno di uscita: | 2024 |
Manga e novel: | I romanzi di Touko Amekawa illustrati da Wan Hachipisu sono usciti per la prima volta nel 2020 e vanno avanti tuttora. Il manga viene disegnato da Hinoki Kino per la rivista Comic Gardo. Le pubblicazioni sono iniziate nel 2020 e vanno ancora avanti. |
Genere: | romance, fantasy. |
Voto: | 4/5 |
Da guardare/leggere se: | si vuole conoscere una protagonista forte e determinata, se si amano le tavole costruite in maniera originale e se si è appassionati/e di storie d’amore. |
Federica Crisci